TERAMO – E’ praticabile il percorso di fare di Giulianova la sede secondaria del tribunale di Teramo. La puntualizzazione arriva dal sindaco Francesco Mastromauro dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha ritenuto legittima la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate dei tribunali presenti in Italia, quindi anche di quella giuliese. “Qualcuno – spiega il primo cittadino – penserà che la mia istanza, formalizzata il 13 novembre e inviata al Ministero della Giustizia, sia del tutto inutile. E invece la mia proposta, che ha trovato unanime convergenza da parte della Camera Civile, dell’Ordine degli Avvocati e dello stesso presidente del Tribunale di Teramo nella riunione tenutasi a Teramo il 13 marzo scorso, rimane più che mai valida e praticabile. Chiedo con forza che il Parlamento, attraverso i nostri rappresentanti, intervenga tornando indietro rispetto ad una scelta inopportuna e incomprensibile, che creerà grossi problemi al funzionamento della macchina giudiziaria, con rischi concreti di paralisi e persino di denegata giustizia. Insomma, bisogna evitare la chiusura delle 220 sezioni distaccate, molte delle quali, compresa Giulianova, con un volume altissimo di cause e procedimenti, e territorialmente in posizione strategica”. “Tuttavia – continua il sindaco – una cosa è la soppressione delle sezioni distaccate dei tribunali, altra cosa l’istanza per ospitare nell’immobile (attualmente sede degli uffici giudiziari giuliesi) la sede secondaria del Tribunale di Teramo. Giova specificare, che sede secondaria non è un sinonimo di sezione distaccata”. Il sindaco puntualizza infatti che il decreto della soppressione prevede un articolo che concede, ai sindaci che ne fanno istanza, la possiblità di mantenere in uso gli uffici giudiziari con funzioni di sedi secondarie per 5 anni. Un autorizzazione che il sindaco si è attivato a chiedere sia al Ministero, e che ha incassato già il parere favorevole del presidente del tribunale di Teramo, del presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati e delle Camere civili. "Non appena il Ministero ci darà l’ok nulla pregiudica il mantenimento delle attività. Resta inteso – conclude Mastromauro che questo provvedimento avrà gravissime ripercussioni sui cittadini e sui tempi della giustizia, basti pensare che Giulianova per il carico di lavoro è seconda solo a Pescara perchè serve tutta la costa, l’area industriale di Mosciano e la Vibrata".
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